Sui siti scandaloitaliano e The Million Portal bay tutto quello che c’è da sapere sulla grottesca e vergognosa vicenda del portale nazionale del turismo italiano, un webmostro da 58 milioni di euro.
Anni di (cattivo) lavoro e milioni di euro bruciati per produrre un sito web malfatto e pieno di errori, pubblicato per pochi mesi e poi oscurato.
Il progetto Italia.it (è inutile che proviate a seguire il link, nessun sito vi risponderà) è stato varato il 16 marzo 2004 con l’intento di:
- promuovere e rilanciare l’offerta turistica italiana
- convogliare le prenotazioni
- ridare competitività alla principale industria del Paese rappresentata dal turismo.
Nella triste realtà delle cose sono invece stati raggiunti i seguenti obiettivi:
- dimostrare per l’ennesima volta l’inadeguatezza e l’incapacità della nostra classe dirigente
- ridicolizzare l’Italia agli occhi di tutto il mondo
- bruciare completamente 58 milioni di euro di denaro pubblico, una cifra folle !!
Il blog scandaloitaliano nasce il 22/02/2007 (in concomitanza con la messa online del portale Italia.it) per motivare meticolosamente ed analiticamente il perchè www.italia.it sia un portale mal progettato e mal fatto e come esso rappresenti, insieme al nuovo logo iT (costato da solo ben 100.000 euro), uno scandaloso spreco di denaro pubblico.
Navigando in rete ho trovato questo articolo apparso su Repubblica.it il 21/02/2007, dove si presentava con orgoglio il nuovo logo per il rilancio dell’Italia nel mondo e dove si annunciava l’apertura del portale web, che dire… sembra il copione di un film comico, dopo 11 mesi, passati tra proteste e dimissioni, il sito web verrà oscurato e sarà additato da tutti come il portale della vergogna !!
Guardate con i vostri occhi il logo da 100.000 euro e la scritta “premonitrice” che campeggia sotto lo stesso:
Sinceramente non sò se ridere o piangere, io per mestiere progetto e realizzo siti web e mi sento offeso nel profondo leggendo che sono stati spesi 100.000 euro per un solo logo (tra l’altro poi abbandonato per essere sostituito dal precedente logo ideato nella fine degli anni ‘80), figuriamoci come dovrei sentirmi quando penso ai 58 milioni di euro spesi per un portale malfatto e poi miseramente fallito.
Su scandaloitaliano e The Million Portal bay sono raccolte e documentate tutte le fasi di questo webmostro italiano, c’è da sentirsi male per ogni singolo dettaglio che viene riportato, se volete rovinarvi la giornata andate a leggere un pò di informazioni.
Vi segnalo inoltre la possibilità di firmare una petizione online per cercare di fare chiarezza sull’accaduto.
Purtroppo è vero: “L’Italia lascia il segno” !!
beh che dire. se serve qualche logo io ve lo faccio pagare meno. c’è gente che manco te li paga. un logo che è andato ovunque! adesivi per porte scorrevoli, camici da lavoro, stampe su frigoriferi e biglietti da visita… ovviamente parlo di un’attività commerciale… certo 100.000 euro sono tantine…magari due zeri in meno!! cmq chi volesse spendere poco meno dei 100.000 può chiedere a me (che vergogna)
Il problema non è solo nei 100k euro di logo, perché, se dietro c’è un marketing oculato(ad esempio un concorso che assegnava al vincitore il premio suddetto), un business plan decente, sono soldi che potevano muovere l’economia e produrre ricchezza per l’Italia.
Il problema è che i soldi (tanti) sono stati spesi, ma il servizio non è mai partito.
E, parafrasando un noto comico, la domanda al quale non c’è risposta è: “perchè?
Pace e Bene
Roberto