twtAd, un altro modo per monetizzare con Twitter




Ad integrazione del mio precedente articolo intitolato Guadagnare con Twitter in 2 mosse vi segnalo un ulteriore servizio da aggiungere assolutamente ai precedenti MagPie e Twittad, il nuovo arrivato si chiama twtAd RevTwt e anche se suona identico a Twittad in realtà ricalca il modello di MagPie, ma con delle importanti differenze.

La principale differenza è che rispetto a MagPie non avviene un invio automatizzato di messaggi pubblicitari, dovrete essere voi ad accedere di volta in volta al servizio, selezionare il tweet pubblicitario da inviare e confermarne l’invio.

logo_twtad

Lo svantaggio ovviamente è che viene richiesta una vostra attività manuale per inviare i tweet ricompensati ma l’altra faccia della medaglia è il totale controllo di quello che avviene sul vostro account e dei messaggi che vengono inviati, cosa non da poco.

Appena registrati potrete già partire postando il primo tweet pubblicitario nel vostro account Twitter, nella sezione ” Post Ads” troverete una serie di diversi messaggi pronti per essere inviati, potrete quindi scegliere liberamente quello che preferite in base ai contenuti che trovate più interessanti per i vostri followers ed anche in base a quanto viene pagato il singolo clic.

Al momento gli annunci pagano tutti per clic, quindi risulta molto facile e veloce iniziare a monetizzare sul proprio account Twitter, vi raccomando però di scegliere con attenzione il tipo di annuncio pubblicitario da inviare, non sempre è conveniente utilizzare il messaggio che paga di più se l’argomento presentato è fuori target rispetto ai vostri followers.

Sul sito twtAd RevTwt consigliano inoltre di postare un messaggio al massimo ogni 2 ore, non di più altrimenti si potrebbe rischiare il blocco dell’utenza da parte di Twitter, evidentemente Twitter potrebbe riconoscere questi messaggi ed intervenire in caso di abuso.

Appena invierete un messaggio avrete la possibilità di verificarne il rendimento tramite la sezione “Stats”.

Arrivati a 10$ 20$ di guadagno si può già richiedere il pagamento, per farlo vi basterà indicare il vostro account PayPal.

Come in MagPie non manca il cosiddetto “referral program”, potrete invitare altre persone a sottoscrivere il servizio facendole registrare tramite un link personalizzato che vi viene fornito all’interno del sito, così facendo il nuovo utente risulterà presentato da voi e vi verrà riconosciuta una percentuale del 20% sui suoi futuri guadagni.

Questo è il link che mi hanno fornito: http://revtwt.com/index.php?id=208

Se siete interessati a provare questo servizio registratevi tramite il link che vi ho segnalato, in questo modo saremo anche in grado di capire se effettivamente vengono riconosciute le provvigioni promesse… e mi avrete offerto da bere.

Stò testando il servizio da qualche giorno, i messaggi pubblicitari sono sempre presenti e disponibili per l’inserimento ed i clic vengono contabilizzati immediatamente, starà poi a voi non fare un uso eccessivo ed invasivo dei Tweet pubblicitari.

Aggiornamento del 5 giugno 2009:
Come potete notare il servizio ha cambiato nome in RevTwt, la logica di base è rimasta sostanzialmente invariata mentre sono state previste anche degli altri tipi di campagne oltre a quelle Pay Per Click.
Ho notato comunque un brusco calo nelle ricompense previste per i singoli click, inoltre ho ottenuto 2 Referrals che però non mi hanno mai portato alcun guadagno. C’è da chiedersi se si tratta di 2 utenti che si sono semplicemente registrati tramite i link che ho inserito in questo articolo, ma che non hanno mai fatto attività… o se i signori di RevTwt fanno i furbetti, per ora non ho mezzi per scoprirlo!!




7 commenti

  1. Ciao sono Bsideofsoccer…comunque ho notato che se uno pubblica gli ad abbastanza spesso (io mediamente ne pubblico dai 2 ai 3 al giorno) diminuisce la ricompensa per il singolo ad.

    Ciao

  2. Grazie per la segnalazione Andrea, io mi mantengo su un Ad ogni 12 ore e non ho riscontrato questo calo nelle ricompense, mi sembra strano perchè le ricompense per singolo clic sembrano decise a monte e non profilate in base all’utente…. da approfondire.

  3. Pingback: diggita.it
  4. Pingback: upnews.it
  5. sulla questione della ricompensa degli ad, sono arrivato alla conclusione che sono le ditte stesse a scegliere il prezzo, in base a quanta gente passa la loro pubblicità.

    Ciao

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