ecommerce porte roma

Se abitate nella Capitale e volete acquistare delle porte, siano esse da interno o esterne, dovreste optare per i negozi di porte a Roma e, per esteso, ai punti vendita fisici. A riprova di questa scelta, si possono portare parecchie motivazioni. Le elencheremo in questo articolo, fornendo anche qualche consiglio utile per fare un buon acquisto.

Comprare porte a Roma: perché optare per i punti vendita fisici

I negozi di porte a Roma rappresentano la migliore scelta? La risposta è affermativa, senza ombra di dubbio. Affermativa certo, ma per alcuni versi controintuitiva. Si è fatta largo, infatti, la percezione secondo cui anche per ciò che riguarda la serramentistica il posto migliore dove fare acquisti siano gli e-commerce. A far pendere la bilancia verso l’online, la possibilità di visionare rapidamente i cataloghi (magari filtrandoli per le caratteristiche) e soprattutto i prezzi, che sono mediamente più bassi. Ciò è vero in generale, ma non quando gli oggetti del contendere sono le porte e, per esteso, la serramentistica. La scelta e l’acquisto di questi prodotti, infatti, è soggetta a dinamiche molto particolari. Ma procediamo con ordine.

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Avete bisogno di anonimizzare gli indirizzi IP tracciati dal vostro Google Analytics e state utilizzando Google Tag Manager per inserire il codice di monitoraggio di Analytics sul vostro sito web?

Con le recenti disposizioni del Garante della privacy in materia di cookie, informativa privacy e notificazione da parte di chi svolge attività di profilazione potrà essere molto utile anonimizzare gli indirizzi IP tracciati da Google Analytics per ridurre quindi il potere identificativo dei cookie generati tramite il vostro sito web.

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Il Garante della privacy con un chiarimento del 10 giugno 2015 ha pubblicato un’infografica che riepiloga tutte le casistiche per i siti e blog che utilizzano cookie, la terza casistica dell’infografica è relativa a tutti i siti che installano cookie analitici di terze parti adottando strumenti che riducono il potere identificativo dei cookie, come ad es. anonimizzare gli indirizzi ip degli utenti.

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Ogni anno Google esamina i miliardi di query digitate dagli utenti di tutto il mondo nelle ricerche Google per scoprire il cosiddetto Zeitgeist, lo spirito dei tempi.

E’ incredibile scoprire ad esempio quanto siano cercati alcuni termini o siti dei quali noi ignoriamo totalmente l’esistenza ed è ancora più interessante paragonare lo Zeitgeist globale con quello dei singoli paesi, nel nostro caso l’Italia.

google zeitgeist 2009

Lo ZEITGEIST 2009 GLOBALE lo trovate a questo indirizzo:
http://www.google.com/intl/it/press/zeitgeist2009/index.html

Osservando i risultati si ottengono informazioni sorprendenti, si scopre ad esempio che “tuenti” è al terzo posto tra i termini di ricerca in ascesa, subito dopo gli inevitabili “michael jackson” e “facebook“.
Ora sono pronto a scommettere che molti italiani non hanno la più pallida idea di cosa sia “tuenti” e giustamente visto che si tratta di un Social Network spagnolo rivolto solo agli spagnoli, in pratica una sorta di Facebook per la sola Spagna.
Ma questo può farci capire molte cose, gli spagnoli sono molto nazionalisti e probabilmente meno utilizzatori di Facebook visto che “tuenti” è il secondo sito più visitato della Spagna e ovviamente riceve contatti da tutta la popolazione di lingua ispanica.

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E’ cosa risaputa che il patrimonio artistico italiano non ha rivali al mondo, nessun’altro paese può vantare le stesse nostre ricchezze e bellezze.
Ci sono però delle volte in cui mi rendo conto che non siamo in grado di offrire il massimo in termini di servizi e promozione del nostro incredibile patrimonio. Penso ad esempio ai costi, in molti casi eccessivi, degli ingressi di mostre e musei o alle interminabili ed estenuanti attese da fare per l’ingresso o l’acquisto di un biglietto.
Anche sul web delle volte non facciamo delle bellissime figure quando si tratta di valorizzare il nostro paese, vedere ad esempio lo scandalo del portate Italia.it !!

haltadefinizione

La maggior parte delle volte bisogna ricorrere alle iniziative private per trovare delle ottime proposte in grado di fare realmente la differenza, è il caso di Haltadefinizione.com, divisione di HAL9000 S.r.l. con sede a Novara.
I signori di Haltadefinizione.com grazie ad una innovativa tecnica fotografica sono in grado, tramite il loro sito web, di portare sui nostri schermi delle incredibili immagini di intere opere d’arte ad una definizione mai vista prima d’ora, da vero e proprio record mondiale.

I primi esperimenti sono stati effettuati nel 2006 su alcune delle principali opere d’arte presenti proprio nella città di Novara, il consenso ottenuto è unanime ed immediato, la pubblicazione online delle fotografie, visualizzabili tramite uno strumento che permette di ingrandire i dettagli in modo eccezionale, riscuote un inatteso successo, si apre la strada ad un nuovo modo di apprezzare le opere d’arte.
La prima immagine da record è costituita da 8,6 miliardi di pixel !!!

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Se amate internet e l’informazione libera vi prego di leggere con attenzione questa mia segnalazione.

Negli ultimi mesi ci sono stati diversi tentativi di “imbavagliare la rete italiana” con delle  iniziative legislative di controllo molto poco chiare e mal concepite.

Ultimo esempio è la discutibilissima proposta di legge di Gabriella Carlucci, parlamentare di Forza Italia, nata per combattere la pedofilia online ma che lascia invece trasparire nel suo contenuto ben altri intenti.

Sulla vicenda Carlucci ormai è stato detto tutto, non mi dilungo dunque su questo punto ma inserisco 3 link utili per chi ancora non fosse a conoscenza dei fatti:

1) Il consulente segreto dell’onorevole Carlucci e il contrabbando di parole
2) Internet, ecco la legge Carlucci uno scudo per il diritto d’autore
3) Ecco il disegno di legge firmato da Gabriella Carlucci

Amo Internet

Ovviamente sui tradizionali media non viene dato spazio a questi avvenimenti che rischiano invece di minare pesantemente la crescita del web italiano e la dovuta libertà di informazione ed espressione che ne sono caratteristiche fondamentali.

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Mi piace girare per la rete in cerca di novità e di progetti interessanti in fase di startup, è troppo facile dare notizie “importanti” che riguardano colossi come Google, Apple, Microsoft e così via, quando si parla di notizie di questo genere sono loro addirittura che trovano te e il bravo blogger deve solo analizzare l’informazione, documentarsi ed impacchettare un bell’articolo (e non sempre ci riesce).
Altro discorso è la notizia che nasce dalla propria ricerca e della propria curiosità e che magari riguardà una realtà più piccola ma non per questo poco degna di attenzione. Il popolo della rete questo lo sà e spesso apprezza la passione e l’inventiva che c’è dietro a dei progetti meno noti, anche perchè è proprio da progetti di questo genere che sono poi nate enormi realtà come Facebook, Google o The Million Dollar Homepage.

centopixel_directory

Sono quindi onorato di parlarvi di centopixel.com una innovativa “personal directory” ideata da Alessandro Favilli che ispirandosi proprio alla famosissima The Million Dollar Homepage ha evoluto il concetto realizzando quella che potremmo anche definire una “logo directory”.

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Proprio così, il Signor Google non è mai soddisfatto e dopo aver mappato tutta la Terra con Google Maps e fotografato le strade delle principali città con Street View ora si lancia addirittura nello spazio per permetterci di fare un tour virtuale del nostro vicino di casa Marte.

googlemars

A solo un mese di distanza dal rilascio della funzione Mars sono state aggiunte nuove ed incredibili funzionalità che vi permetteranno di sentirvi astronauti stando comodamente davanti al vostro pc.
Google Earth 5.0 vi farà ad esempio navigare utilizzando le “mappe storiche” di Marte, create dagli astronomi Giovanni Schiaparelli e Percival Lowell.

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Sui siti scandaloitaliano e The Million Portal bay tutto quello che c’è da sapere sulla grottesca e vergognosa vicenda del portale nazionale del turismo italiano, un webmostro da 58 milioni di euro.
Anni di (cattivo) lavoro e milioni di euro bruciati per produrre un sito web malfatto e pieno di errori, pubblicato per pochi mesi e poi oscurato.

logoscandaloita

Il progetto Italia.it (è inutile che proviate a seguire il link, nessun sito vi risponderà) è stato varato il 16 marzo 2004 con l’intento di:

  • promuovere e rilanciare l’offerta turistica italiana
  • convogliare le prenotazioni
  • ridare competitività alla principale industria del Paese rappresentata dal turismo.

Nella triste realtà delle cose sono invece stati raggiunti i seguenti obiettivi:

  • dimostrare per l’ennesima volta l’inadeguatezza e l’incapacità della nostra classe dirigente
  • ridicolizzare l’Italia agli occhi di tutto il mondo
  • bruciare completamente 58 milioni di euro di denaro pubblico, una cifra folle !!

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